Scacchiera
Parc de la Villette
Parigi, Francia, 1982-1997
Progetto pluripremiato per la sua architettura e per la nuova strategia di organizzazione urbana, La Villette è diventato noto come un tipo di parco senza precedenti, basato sulla "cultura" piuttosto che sulla "natura". Il parco si trova in una distesa di 125 acri, precedentemente occupata dai mattatoi centrali e situata all'angolo nord-est della città, considerata uno degli ultimi grandi siti rimasti a Parigi. Oltre al piano regolatore, il progetto prevedeva la progettazione e la costruzione di oltre 25 edifici, passeggiate, passaggi coperti, ponti e giardini paesaggistici. Un sistema di "punti" dispersi - le folies, in acciaio smaltato rosso, che supportavano diverse attività culturali e ricreative - è sovrapposto ad un sistema di linee che enfatizza il movimento attraverso il parco.
Il parco, realizzato dall'architetto Bernard Tschumi, è una rappresentazione programmatica della decostruzione architettonica. Non si ha più una forma pura e cristallizzata, bensì, come si è già detto, dei punti rossi, chiamati folies, che costituiscono una serie dissociata di cellule generatrici. La configurazione dello spazio dato dalle folies evidenzia un'idea che propone una condizione dell'uomo nel mondo, non più come soggetto fermo in un certo luogo, ma che si muove in uno spazio indeterminato e non definibile.
Oltre alle folies, Tschumi basa il suo progetto su altri due strati, le linee e le superfici.
Il sistema delle linee è destinato alla circolazione ed individuato attraverso due assi rettilinei e ortogonali tra loro, che si intersecano e congiungono i punti estremi d'accesso al parco.
Il sistema delle superfici, invece, si forma dallo spazio di risulta dovuto all'intersezione dei diversi percorsi ed è costituito da grandi estensioni destinate a prato.
Folies
"Il nuovo significato di folie [sostituisce] l'esibizione stravagante di stili eclettici con la giustapposizione regolata di programmi inediti. Questa operazione ha lo scopo di sottrarre la folie all'immersione nell'oggetto storico e di ricollocarla sul piano più ampio dell'astrazione come oggetto neutro autonomo."
Bernard Tschumi
Un cubo di 10.8m per lato è la forma generatrice di ciascuna delle 25 folies che punteggiano Parc de la Villette. Il cubo principale è suddiviso in 27 cubi più piccoli, di 3.6m per lato.
Nella creazione geometrica di ogni folie alcuni dei cubi più piccoli vengono sottratti, altri si presentano come una griglia tridimensionale svuotata. Altri elementi, con una geometria diversa, vengono aggiunti in collisione con il sistema principale. Le pareti e gli altri piani interni, così come le scale e gli elementi esterni, possono essere combinati per produrre diverse folies a seconda delle azioni (ripetizione, frammentazione, intersezione, qualificazione e distorsione).
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