Dario Costi, MC2 Architetti

 

 Dario Costi

Dario Costi si laurea con lode presso il Politecnico di Milano nel 1996, ottenendo l'abilitazione alla professione di architetto nel 1997. Diventa cultore della materia prima a Parma nel 1998 e successivamente a Torino. Nel 2001, completa il dottorato di ricerca presso il Politecnico di Torino e diventa assegnista di ricerca dal 2002 al 2005 presso la Facoltà di Architettura di Parma. A partire dal 2003, insegna presso la stessa facoltà, diventando Ricercatore in Composizione Architettonica e Urbana nel 2006, con conferma nel 2009.

Negli anni successivi, ottiene abilitazioni nazionali di Seconda e Prima Fascia nel settore 08/D1. Dal 2019, diventa Professore ordinario in Composizione architettonica e urbana presso l'Università di Parma, con abilitazione scientifica nazionale da ordinario. Inoltre, assume ruoli direttivi come Direttore della Collana editoriale STRUMENTI di Parma Urban Center e della Collana Manuali d’Architettura per la casa editrice dell’Università di Parma, MUP Editore. È anche membro di comitati scientifici di diverse collane editoriali.

Dal 2001, insieme all'architetto progettista Simona Melli, svolge l'attività progettuale nello Studio MC2 ragionando sulle forme della vita, disegnando lo spazio intorno alle persone e mettendo al centro del lavoro la dimensione sociale dell'architettura per le piccole e grandi comunità. 


Housing Sociale PSH


Il progetto è un’architettura in forma di città che si caratterizza per l'apertura degli spazi verso la città e la condivisione degli ambienti di servizio collettivi. Si propone di interpretare una combinazione differenziata delle tipologie degli alloggi, mirando a offrire soluzioni adatti a nuclei famigliari diversi e complementari. 
Il sistema dei percorsi ordina i volumi del progetto sulla prospettiva di un paesaggio urbano articolato, caratterizzato da una grande area verde a nord su cui insistono lunghi filari di pioppi storici vincolati. 


L'architettura è composta da sette corpi collegati da ponti e serviti da tre sistemi di risalita. Si configura come una corte permeabile di sei livelli, aperta verso il parco a nord. Gli elementi architettonici si adattano, ruotano o divergono in base alle proiezioni percettive e al dialogo con il contesto circostante.



Ogni lato interpreta, dal punto di vista compositivo, il tema degli affacci e le diverse condizioni di valorizzazione della luce naturale. Gli alloggi traggono dalla dialettica tra tipologia e topologia la ragione per una differenziazione identitaria che ricerca l'articolazione urbana. 


Domanda: 
- In che modo il lavoro di ricerca che svolge si traduce nei suoi progetti? 

                                                                                                             
A cura di Elisa Angeloni e Martina Bilotti

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