Una Prima Analisi di Tre Aree di Progetto
24. TTLine
Mercato Flaminio II
DOVE | VIA GUIDO RENI, 31 |
GIORNI DI APERTURA | LUNEDÌ - SABATO |
ORARIO | 9:00 - 14:00 |
AUTOBUS | DALLA STAZIONE TERMINI, LINEA 910 |
TRAM | DA PIAZZALE FLAMINIO, LINEA 2 (FERMATA APOLLODORO) |
METRO | A (FERMATA FLAMINIO) |
La struttura risale al 1954, su progetto di Amerigo Bandiera, dove confluirono due mercati all'aperto, quelli di via Antonello e di via Donatello. Disponeva originariamente di un piano sotterraneo in cui erano alloggiati i negozi per generi alimentari e di un plateatico con una tettoia al primo piano, sotto la quale venivano montati i banchi per i prodotti ortofrutticoli. Completato successivamente, dispone oggi di negozi e banchi disposti in un’unica sala vendita, mentre il sotterraneo ospita i magazzini
E’ gestito da una cooperativa che riunisce circa sessanta operatori.
Nella struttura ha sede l’ufficio di zona dell’AMA.
22. TTLine
Parcheggio di Piazza Mancini
DOVE | VIALE PINTURICCHIO |
AUTOBUS | DALLA STAZIONE TERMINI, LINEA 910 |
TRAM | DA PIAZZALE FLAMINIO, LINEA 2 (FERMATA MANCINI) |
METRO | A (FERMATA FLAMINIO) |
Piazza Antonio Mancini è una vasta area che comprende un giardino, impianti sportivi, parcheggi e capolinea di bus ed è delimitata dal lungotevere Flaminio, in corrispondenza di Ponte Duca d’Aosta, e da viale Pinturicchio.
Qui ha uno dei capolinea la linea 2 del tram, che percorre tutta la via Flaminia fino a piazzale Flaminio seguendo l’antico percorso dell’omnibus 25. Su questo percorso fu inaugurata nel 1877 la prima linea tranviaria romana, il 18, con vetture scoperte e chiuse e posti di prima e seconda classe. I tram invertivano la marcia al capolinea semplicemente spostando i cavalli da una parte all’altra della vettura.
Da un punto di vista urbanistico, il tema della testata del ponte Duca d’Aosta nel quartiere Flaminio, cioè dell’attuale piazza Mancini, è lasciato insoluto. Il ponte ribatteva il grande sistema assiale impostato sul punto di rotazione dello Stadio Olimpico e costituito dalla Fontana della Sfera, dal piazzale dell’Impero e dal Monolite Mussolini: era quindi necessario che, sulla sponda opposta del fiume, fosse realizzato un dispositivo urbano che ne concludesse l’impianto, raccordandolo con il tracciato di viale Pinturicchio, il quale, a sua volta, costituiva, con viale Guido Reni e viale del Vignola, uno degli assi del tridente impostato su piazza Gentile da Fabriano.
Un sistema, questo, che fin dal Piano Regolatore del 1909 attendeva la costruzione di un ponte che lo collegasse con la zona di Prato Falcone e quindi con la testata meridionale del Foro. Dopo più di un secolo, la costruzione di Ponte della Musica (inaugurato nel 2011) ha permesso di realizzare una seconda connessione tra il quartiere Flaminio e il complesso del Foro.
Nel 1990, in occasione dei Campionati mondiali di Calcio, si ha una qualche sistemazione della piazza, che, tuttavia, elimina il tracciato di viale Brunelleschi, annullandolo in un informe giardino privo di qualunque respiro urbano e incapace di comprendere l’importanza di un sistema assiale al quale si frappone come una presenza casuale e imprevista.
Il rapporto tra il Ponte Duca d’Aosta, il lungotevere e la piazza rimane un problema aperto e ancora tutto da risolvere. Il nuovo Piano Regolatore inserisce l’area in uno degli “Ambiti di valorizzazione della Città storica” (B16), nella speranza che la questione possa essere affrontata con la necessaria perizia progettuale.
5. TTLine
Striscia perpendicolare alla via Flaminia fino alle pendici della rupe
DOVE | VIA FLAMINIA, 83 |
AUTOBUS | DALLA STAZIONE TIBURTINA, LINEA 490 |
TRAM | DA PIAZZALE FLAMINIO, LINEA 2 (FERMATA MIN. MARINA) |
METRO | A (FERMATA FLAMINIO) |
L’area presa in considerazione è situata alle pendici della rupe di Villa Strohl Fern e si affaccia su via Flaminia, accanto a Borghetto Flaminio e dirimpetto al palazzo del Ministero della Marina. Come Borghetto Flaminio, l’area presenta una particolare rilevanza dal punto di vista storico ambientale, sia per la sua posizione, vicino a Piazza del Popolo, che per prossimità con importanti attrezzature pubbliche ed emergenze storico-monumentali (Villa Borghese, Museo di Villa Giulia e molte altre). Ciononostante l’area, che è di proprietà di Roma Capitale, presenta ancora oggi un elevato degrado, con occupazioni abusive, attività improprie e manufatti abbandonati e fatiscenti.
Nel corso degli anni sono state elaborate numerose proposte di trasformazione dell’area che non hanno avuto esito, sia per la permanenza di attività ed occupazioni, in gran parte illegittime, sia per l’esistenza di un substrato archeologico significativo, documentato da numerosi sondaggi.
Il PRG inserisce l’area all’interno della Città Storica come un Ambito di Valorizzazione C1, definendo obiettivi e criteri generali di intervento, subordinando le trasformazioni alla redazione di uno Schema di Assetto Preliminare (art. 43 NTA).
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